Il nuovo vaccino potrebbe ridurre il colesterolo

I consigli alimentari per mantenere il colesterolo sotto controllo

I consigli alimentari per mantenere il colesterolo sotto controllo
Anonim

Un team di scienziati sta ottenendo risultati positivi dalla sperimentazione di un vaccino che porta a una riduzione del colesterolo LDL nei topi e nei macachi.

Secondo un recente articolo pubblicato sulla rivista ScienceDirect, gli animali soggetti hanno ricevuto un vaccino di batteriofagi ("VLP: particelle di tipo Virus-like) progettati per colpire PCSK9 (proproteina convertasi subtilisina / kexina tipo 9), un enzima che si lega al LDL (lipoproteina a bassa densità) nel sangue, bloccando il capacità del fegato di rimuovere LDL dal corpo.

WebMD descrive LDL come "colesterolo cattivo". Prelevandosi nelle pareti dei vasi sanguigni, un accumulo di LDL può causare blocchi e creare coaguli di sangue che possono portare ad attacchi di cuore. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie riferiscono che oltre 73 milioni di adulti negli Stati Uniti hanno un alto livello di colesterolo LDL e che le persone con "colesterolo totale alto hanno circa il doppio del rischio di malattie cardiache rispetto alle persone con livelli ideali".

Tuttavia, le persone i cui corpi non producono l'enzima hanno comprensibilmente un rischio ridotto - senza PCSK9 per legare e tenere LDL, il fegato è libero di eliminare il colesterolo e scomparire. Il concetto del vaccino è quello di impedire che l'enzima PCSK9 funzioni in pazienti con problemi di salute correlati alla LDL.

Usando sia topi che macachi come soggetti, scienziati dell'Università del New Mexico e National Institutes of Health hanno applicato un vaccino di VLP con un antigene derivato da PCSK9 inteso a suscitare una risposta del sistema immunitario - che è stato "associato a riduzioni significative del pro-aterogenico" lipidi e lipoproteine ​​plasmatici."

Complessivamente, la vaccinazione è stata considerata responsabile di una notevole riduzione dei fosfolipidi, dei trigliceridi e del colesterolo totale negli animali testati. Il sommario di studio si è concluso con:

"In caso di successo, questo approccio potrebbe ovviamente avere un impatto importante sulla salute umana in tutto il mondo".