La polizia del Belgio afferma che le reazioni di Facebook sono utilizzate per indirizzare annunci pubblicitari, chiamandole per un problema di privacy

Quanti post pubblico sulla pagina fb? Ecco perché questa domanda non ha senso

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Anonim

Il Belgio è iper preoccupato per la privacy dei suoi cittadini su Facebook. Verso la fine di mercoledì la polizia federale ha rilasciato una dichiarazione per diffidare delle nuove emoji della reazione di Facebook, in quanto apparentemente erodono la privacy dei cittadini.

L'argomento qui è che Facebook userà queste sei reazioni - risate, stupore, rabbia, tristezza, amore, e il buon vecchio stile - per registrare gli stati d'animo degli utenti e utilizzare tali dati per indirizzare meglio gli annunci.

Esatto, ora Facebook sa non solo che una volta hai cercato di acquistare l'ultima coppia di Yeezy online di Kanye West, ma sa anche che ne sei rimasto molto sorpreso.

La polizia belga sostiene che questi dati aiuteranno Facebook a valutare meglio l'efficacia della pubblicità, mirano a specifici momenti della giornata in cui gli stati d'animo degli utenti sono più ricettivi alla pubblicità e pubblicano annunci che rispondono a reazioni specifiche.

L'organizzazione dice anche che l'inclusione di un set di sei è molto utile.

"Limitando il numero di icone a sei, Facebook conta su di te per esprimere i tuoi pensieri più facilmente in modo che gli algoritmi eseguiti in background siano più efficaci", ha scritto la polizia belga in un post sul blog, tradotto in inglese tramite Google. "Quindi questo aiuterà la posizione ideale di Facebook sul tuo profilo e anche per determinare il momento in cui visualizzare i contenuti che possono suscitare il tuo interesse."

È facile attribuire la frase "duh" a tutto il post del blog, dato che l'intero modello di entrate di Facebook si basa sulla trasformazione dei dati in entrate pubblicitarie. Eppure, Facebook ha sempre detto: "Non vendiamo nessuna delle tue informazioni a nessuno e non lo faremo mai".

La polizia belga potrebbe avere ragione nel dire che queste reazioni sono o saranno utilizzate in qualche modo per pubblicare annunci pubblicitari, ma Facebook afferma che le informazioni personali sul sito non saranno compromesse. Per quelli veramente preoccupati che qualcuno da qualche parte ha un catalogo delle tue reazioni digitali, c'è sempre la possibilità di abbandonare del tutto il social network, ma questo renderebbe Facebook emoji molto triste.