Video Mostra "Cosmic Girl" di Virgin Orbit "Boeing 747 Strapped to LauncherOne"

LauncherOne Drop Test | Virgin Orbit

LauncherOne Drop Test | Virgin Orbit
Anonim

Virgin Orbit, il servizio di lancio satellitare di Richard Branson, ha completato il suo primo volo di prova di successo con il lanciarazzi LauncherOne abbinato a un aereo a reazione modificato soprannominato la "Cosmic Girl" nella California meridionale domenica scorsa. L'improbabile duo fa parte del piano della compagnia di inviare piccoli satelliti nello spazio come concorrente della SpaceX venture di Elon Musk.

La "Cosmic Girl" è una bestia impressionante. È un Boeing 747-400 convertito che ha iniziato la sua vita come parte della flotta Virgin Atlantic, e il lancio di domenica segna la prima volta che un 747 ha mai trasportato un razzo. Branson ha descritto la modifica come "l'ultimo giro in alto". Il LauncherOne pesa 57.000 sterline e misura 70 piedi di lunghezza, con la capacità di viaggiare 20 volte la velocità del suono a 17.500 miglia orarie. A differenza dei lanci regolari che a volte richiedono dai 18 ai 24 mesi per un lancio a terra, l'associazione consente a Virgin Orbit di inviare un satellite fuori dall'orbita destra entro 24 ore.

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Il piano è di dotare il LauncherOne di satelliti tra 660 e 1.100 sterline. Il team invierà quindi la coppia fino a un'altezza di 30.000 piedi o più, prima che il razzo partirà e produca più di 80.000 libbre di spinta. L'orbita vergine sostiene di poter supportare inclinazioni orbitali ovunque tra zero e 120 gradi.

Ma Virgin ha molto da fare se vuole battere SpaceX, però. La società di Elon Musk ha lanciato 69 razzi sulla sua storia, 18 dei quali si sono svolti nel 2017. SpaceX prevede un totale di 30 lanci per il 2018. Il punto centrale dei suoi obiettivi è la riusabilità del missile, con 31 carotaggi in totale. SpaceX ha l'obiettivo pianificato di lanciare, sbarcare e riutilizzare lo stesso razzo in sole 24 ore. Sta anche lavorando al BFR che potrebbe aiutare con i lanci.

Virgin ha davanti una dura sfida, ma rimane fiducioso che raggiungerà l'orbita all'inizio del prossimo anno.